L'ennesimo attentato ci fa rimanere senza fiato per un istante e davvero amareggiati ed esterefatti. Colpire cosi crudelmente dei turisti che non avevano nessuna colpa se non quella di aver scelto il posto sbagliato.
Dopo una breve pausa riflessiva, segnata da sgomento ed angoscia, dobbiamo riprendere forze e condannare questi atti commessi quasi in contemporanea in Tunisia, Kuwait, Francia e Somalia, per un 27 giugno che non sarà facile dimenticare, ed ancora una volta gridare ed affermare ad alta voce il distacco tra la religione ed il terrorismo.
A nostro avviso i governi occidentali dovrebbero mettere al bando i produttori di armi, che non dimentichiamo non esistono nei paesi arabo-islamici. Il problema va affrontato, quindi, all' origine.
Il musulmano non è terrorista e il terrorista non è musulmano.
Questi gruppi creati da poteri forti, sono estranei alla religione e non devono essere chiamati terroristi islamici, ma solo ed esclusivamente terroristi.
Non cosi facendo, i media occidentali inconsapevolmente vanno ad accrescere la visibilità e sostenere il proselitismo jiadista, che questi gruppi vogliono, per attingere militanti, addescandoli nella trappola pseudo religiosa, di scontro tra Islam ed occidente.
Noi musulmani europei ci sentiamo vittime di questi attentatori, che non fanno altro che deturpare il buon nome di più di un miliardo di musulmani nel mondo.
Attenzione cari amici europei, a non cascare nel giuoco di questi assassini che ci vogliono mettere gli uni contro gli altri.
Se non capiamo il potenziale rischio, di scontro di religione che stiamo innescando, la nostra società sarà davvero messa alle strette.
Qui di seguito il Presidente della Lega dei Musulmani Europei, Ambasciatore Alfredo Maiolese con un deputato della Commissione Sicurezza del Parlamento Tunisino.
sabato 27 giugno 2015
CONDOGLIANZE a tutti gli uomini di Pace
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