Il 10 maggio di quest’anno si è festeggiato il dodicesimo anno dalla creazione della European Muslim League, Lega dei Musulmani Europei, EML, un arco di tempo non particolarmente lungo, ma sicuramente intenso e ricco di avvenimenti che hanno portato l’organizzazione ad una rapida crescita ed un impegno su più fronti e non soltanto su quelli europei. La sua costituzione è stata un’idea di musulmani europei che ritrovandosi ad una conferenza internazionale, hanno discusso della necessità di adoperarsi in gruppo, per favorire ed incentivare l’armonia tra diverse razze, religioni, culture, sostenendo e convergendo sforzi comuni per la difesa dei diritti umani, il dialogo interreligioso ed intrareligioso. In Europa, vi erano presenti già numerose organizzazioni compartecipate da immigrati di diversa provenienza ed origine, ma date le numerose difficoltà di inserimento da loro rinvenute in principio e soprattutto le molteplici problematiche trascinate dai loro paesi natii, si è pensato di creare una organizzazione priva di pesanti bagagli, ricolmi da pesi politici e sociali, incoraggiando una nuova narrativa legando religione e diplomazia, caposaldi adatti per la risoluzione dei dilemmi sociali e collettivi. Questi pensieri raccolti in una riunione preliminare, avvenuta in Svizzera, a cui hanno partecipato più di 35 musulmani europei, molti dei quali, alti rappresentanti di numerose comunità, hanno portato a plasmare una nuova organizzazione, non per la concretizzazione, ma novella per le azioni da intraprendersi e per i componenti che l’avrebbero partecipata. Si è desiderato far aderire europei autoctoni o nazionalizzati, perché cresciuti in Europa, soggetti privi di effettivi legami con i paesi di origine dei genitori, una organizzazione non legata a governi stranieri o agende politiche, ma esente da discussioni aggressive e faziose, i cui componenti avessero una origine europea non solo per nascita, ma per cultura e crescita.
I musulmani europei portatori del doppio bagaglio culturale e talora religioso, perché, provenienti dalla religione cristiana sono a nostro avviso, le persone più indicate per svolgere, il ruolo di mediazione ed effettivi ambasciatori di pace, difensori di concreti valori di moderazione, intesa, armonia e concordanza tra tutte le religioni monoteiste.
Si è deciso intenzionalmente di selezionare i membri, non per distanziarsi, ghettizzandosi dai vari ceppi (arabi, asiatici, africani ecc.) ma per valorizzare l’origine autoctona come potenziale di comunicazione anche per difendere gli interessi degli immigrati di fede musulmana ed estendere buoni rapporti con i cristiani, ebrei e le altre filosofie.
La European Muslim League è stata registrata il 10 maggio 2010 presso il governo italiano, Ministero delle Finanze e successivamente presso il Governo svizzero, cantone di Berna, con lo scopo di presentare l'Islam, nella sua forma originale, ossia religione di pace e rispetto per tutta l'umanità e per evitare scontri di religione fomentati da più parti. Il 4 gennaio 2012 è inoltre stata iscritta nel Registro della Trasparenza dell’Unione Europea con possibilità di accesso al Parlamento Europeo e dal 6 dicembre 2012 inserita nel registro del Consiglio degli Affari Sociali delle Nazioni Unite. Essa è stata invitata a New York, a varie assemblee tenutasi presso l’Ecosoc. La EML riconosce ed approva lo statuto delle Nazioni Unite, la Carta Universale dei diritti umani, nonché vari statuti tipo la dichiarazione di Mecca, ed il Messaggio di Amman.
Dal 2016 l'EML è stata descritta dal Consiglio d'Europa – Strasburgo, come un’esperta nella prevenzione della radicalizzazione.
Nel corso di questi anni si sono organizzati vari convegni, soprattutto, in Italia con il sostegno dell’Ufficio di Presidenza retto dall’Inviato Dr. Alfredo Maiolese che ha saputo collegare religione e diplomazia invitando numerosi Ministri, Ambasciatori, membri parlamentari, e delle Istituzioni europee ed extra facendo anche presenziare il Prelato d’onore del Papa. Ai vari convegni hanno partecipato tv e giornalisti internazionali ridando molto risalto agli eventi. Un grande lavoro è stato svolto dalla Segretaria Generale Dott.ssa Yvonne Ridley impegnata anche nella difesa delle donne.
La notorietà e l’ottimo lavoro dei vari rappresentati della Lega dei Musulmani Europei, ha visto i governi monitorare le attività svolte ed i pronti interventi indirizzati ai giovani musulmani divenendo un faro e guida contro l’estremismo ed il radicalismo.
Ottimi successi si sono raggiunti, in Europa, per il magnifico lavoro svolto dai membri EML per la continua mediazione nelle scuole, nelle università e su invito di molteplici associazioni civili. Qualche intervento è stato consolidato dal Dr. Alfredo Maiolese che su richiesta di Carità Politica, ente di diritto pontificio ha parlato più volte in Vaticano. La diffusione di una buona conoscenza e lo studio dell’Islam, posti in calendario hanno favorito e garantito i buoni rapporti e relazioni nelle società.
La notorietà della EML ha finanche varcato i confini europei ed essa è stata più volte ospitata da governi del Medio-Oriente, Asia, Africa Oceania, portando ad estendere l’azione religiosa-diplomatica ad altre aree di influenza. Ai membri ed inviati in Europa si sono aggiunti gli Ambasciatori di Pace EML, i quali, ad oggi si annoverano in più di 60 paesi (dalla Nuova Zelanda, all’Indonesia, Malesia, India, Medio Oriente, Africa del Nord, Sud Africa, fino all’America Latina ecc.) Si sono create all’interno della EML varie sezioni ed accademie. Ricordiamo brevemente la loro fondazione:
Accademia Internazionale di azione diplomatica, il Consiglio Internazionale di Cooperazione e Pace e il Consiglio Internazionale per l’Unità dei Musulmani oltre che l’Accademia Internazionale di Studi Islamici. Alcuni membri della EML hanno partecipato con il sostegno del Governo italiano, Ministero dell’Istruzione e dell’OIC, a corsi per Imam e Ministro di culto, operanti in ambito penitenziario superando brillantemente l’esame.
Il Presidente Dr. Alfredo Maiolese ha partecipato, a numerosi convegni internazionali in numerosi paesi come pannellista avendo il privilegio di intervenire anche al Convegno tenutosi presso le Nazioni Unite ufficio di Ginevra, discutendo sulla prevenzione dei giovani musulmani europei al radicalismo ed estremismo. Gli obbiettivi e le scommesse sono ancora molti e il post covid sarà ancora un periodo incerto ed ambiguo. Noi della Lega dei Musulmani Europei vogliamo ricordare il nostro motto:
“Tra le tante stelle lucenti, della bandiera europea, vorremmo irradiare la nostra luce, contribuendo allo sviluppo, alla prosperità e alla pace generale, della nostra amata terra europea”.
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